LETTERA DELL’ERGASTOLANO CARMELO
MUSUMECI
Ciao Angelo,
mi chiedi quale sarebbe la
cosa (la pena) giusta per un uomo che ha fatto questo (ha ucciso la moglie, la
figlia di cinque anni e il figlio di
venti mesi).
Non è facile rispondere alla tua
domanda.
Io sono un vigliacco e ci rinuncio.
Ti farò però rispondere dal mio
cuore perché lui è più coraggioso di me.
Condannerei quest’uomo alla pena più terribile e più
dolorosa, lo punirei a diventare buono per tirargli fuori il senso di colpa.
Angelo, la tua domanda è difficile,
molto difficile perché credo che parti dal punto di vista che la pena deve
punire, deve vendicare il male commesso.
Io invece credo che la pena debba vendicare cambiando in meglio l’individuo che
ha commesso il male.
Angelo, la reclusione a vita come
pena è peggiore della morte stessa.
La società, la buona società, quando
punisce dovrebbe preoccuparsi di farlo senza arrecare altro male, tanto non si
può rimediare al male già fatto.
E non si può confondere la giustizia
con la vendetta.
Angelo, credimi, la pena
dell’ergastolo è semplicemente una vendetta, la vendetta dei forti e dei vivi, non certo dei morti.
E questa pena non rende migliore né
chi lo emette né chi lo subisce.
Si può scontare la propria pena in
tanti modi, ma non con l’ergastolo perché non c’è reato che si possa pagare con
una vita intera in carcere.
La pena per essere giusta deve
pensare al futuro e non al passato, l’ergastolo invece guarda sempre indietro e
mai avanti.
Angelo, la pena per essere capita,
compresa e accettata, deve avere una fine, una pena che non finisce mai non può
essere capita, compresa e accettata.
Credo che neppure Abele avrebbe
voluto l’ergastolo per Caino perché sennò Abele sarebbe diventato peggiore di
Caino.
Angelo, la pena dell’ergastolo non
potrà mai essere giusta e te lo dice un criminale incallito che credeva alla
vendetta.
E ora invece credo che il perdono
sociale sia la pena più perfetta, più difficile, più giusta e più dolorosa per
chi la concede e per chi la riceve.
Angelo, una pena come l’ergastolo
non sarà mai in grado di fare giustizia perché reagendo al male con il male non
si fa altro che alimentare altro male.
Un sorriso fra le sbarre.
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