Un articolo che riporto dal sito di NOIDONNE.
E’ da leggere da chi ha desiderio di conoscere e di capire come va l’aggiornamento in un campo minato o trascurato o bistrattato, ecc,
La libertà delle donne consiste anche in questo, ma, spero oltre questo.
- Oggi la libertà per molte donne vuol dire, purtroppo, fare quel che piace, anche nell’immediatezza, senza riflettere a quante altre cose rinunzia chi si lascia travolgere dalle idee e, purtroppo, dall’interesse profittatore degli altri (e qui il maschile è d’obbligo).
- Mi auguro che la cosiddetta libertà sessuale delle donne consista nel saper rispettare il proprio essere-donne, nell’insieme armonico di tutte le facoltà, non ultima quella di sapere rispettare e fare rispettare la capacità di impegnarsi per il Bene di tutta la società.
Ausilia Riggi
Ecco l’articolo trovato nella newsletter di NOIDONNE
SE PARLO DI SESSO: il documentario indipendente con il crowdfunding
SE PARLO DI SESSO, la sessualità femminile attraverso le storie delle donne che vendono sex toys per donne a domicilio. E una petizione...
inserito da Redazione
SE PARLO DI SESSO, il crowdfunding per il documentario indipendente che
esplora la sessualità femminile attraverso le storie delle donne che vendono sex
toys (per donne) a domicilio
Mezzo secolo dopo i Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini - il
primo film-inchiesta sulla sessualità degli/delle italiani/e – e mentre a
proposito di sesso tutto sembra essere cambiato, parte il crowdfunding per il
progetto crossmediale Se parlo di sesso.
Se parlo di sesso racconta questo cambiamento – soprattutto
parla di come le donne italiane vivono oggi la sessualità – e lo racconta a
partire da un osservatorio molto particolare: quello delle 130 consulenti per
il benessere sessuale che da oltre 5 anni con le loro valigie rosse entrano
nelle case delle italiane per vendere sex toys, palline della geisha per
allenare il pavimento pelvico, coppette mestruali e biancheria sexy, ma che soprattutto
parlano – finalmente – di sesso con e tra donne.
Nell’era del porno di massa e dell’iper esposizione del corpo
femminile, queste consulenti – a cui è dedicata una video gallery che ne
raccoglie i ritratti – si sono rese conto che, dietro l’apparente libertà e
autonomia conquistata dalle donne a partire dagli anni Sessanta documentati da
Pasolini, quando si tratta di sessualità, della consapevolezza del proprio
corpo e della possibilità di esprimere e soddisfare il proprio desiderio, le
cose non stanno esattamente come ci mostrano pubblicità o la TV.
Quattro di loro – Errica a Lecce, Letizia a Roma, Chiara
nell’Appennino modenese e Silvia a Milano – sono le protagoniste del film
documentario che il regista Silvio Montanaro sta girando insieme a Francesca
D’Onofrio, psicoterapeuta diventata anch’essa consulente de La Valigia
Rossa, e autrice del fortunato volume In viaggio con la valigia rossa.
Indagine casuale e semiseria sulla sessualità delle italiane di oggi (Editore
Zona, 2015), da cui il progetto Se parlo di sesso ha preso le mosse. Sul
sito gli autori tengono un diario del
making of del progetto.
Numerose sono le organizzazioni che sostengono il progetto e
contribuiranno alla sua diffusione – l’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma,
l’associazione che promuove la sessualità in malattia e disabilità LoveGiver,
l’associazione di promozione sociale SCOSSE, che si propone di diffondere l’educazione al rispetto
delle differenze e alla decostruzione degli stereotipi di genere, la
Cooperativa Sociale BeFree impegnata contro tratta, violenza e discriminazioni
di genere, l’associazione leccese Lu pilu e lu ‘nsartu, attiva sulle tematiche
dell’emancipazione sessuale attraverso la riscoperta e l’espressione del
desiderio femminile, l’Associazione italiana donne per lo sviluppo, AIDOS, che
lavora per i diritti, la dignità e la libertà di scelta di donne e ragazze nel
mondo. Finora però solo l’azienda Bijoux Indiscrets, impegnata nella
vendita di sex toys, ha deciso di sostenere con un piccolo contributo la realizzazione
di Se parlo di sesso.
E' partito a maggio il crowdfunding su Produzioni dal basso, (
teaser di 16’), per raccogliere i fondi necessari a completare le riprese, il
montaggio, le animazioni e la post produzione, e a produrre le musiche
originali di Mario Mariani. Si possono donare da 10 a 1000 euro, cifra che
permette di diventare veri e propri co-produttori del film, partecipando a una
quota degli eventuali utili derivanti dai diritti di diffusione nelle sale o in
TV. Ci sono pochi mesi di tempo per raggiungere l’obiettivo.
Nel frattempo Se parlo di sesso continuerà a promuovere anche la
raccolta delle firme sulla petizione che
chiede l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole: “Il nostro film
punta a essere visto anche, anzi proprio, dalle/gli adolescenti, nelle scuole:
perché oggi il sesso si vede, ma non se ne parla molto, mentre è parlandone che
si possono gettare i semi per una sessualità più consapevole e
per rapporti tra i sessi più rispettosi ed egualitari”, dicono
gli autori.
|
23 Luglio 2017
Collegamento
|
Non sai cos’è il crowdfunding o non sai come pianificare una campagna di crowdfunding?
Non c’è problema!
Noi possiamo aiutarti a realizzare la tua campagna. Sul nostro portale
potrai trovare consigli e suggerimenti per impostare in modo corretto la tua
campagna.
Se non sei ancora
soddisfatto potrai affidarti ai nostri esperti nella realizzazione della tua
raccolta fondi. Già la Gift Women Link Foundation si è affidata ai nostri
esperti per realizzare la propria campagna per realizzare un centro di
formazione per i bambini del distretto di Kasese in Uganda.
Non perdere tempo
associati oggi e comincia a beneficiare dei servizi del nuovo portale dedicato
al crowdfunding.
Per maggiori
informazioni scrivici all’indirizzo info@progeu.org
Nessun commento:
Posta un commento