Recensione di un uomo
ombra semilibero a
“Giustizia e carceri
secondo papa Francesco”
“Il
carcere come punizione. E questo non è buono. Non c’è una vera pena senza
speranza. Se una pena non ha speranza, non è una pena cristiana, non è umana.
Per questo, la pena di morte non va. L’ergastolo, così freddo, è una pena di
morte un po’ coperta.” (Papa Francesco)
Patrizio Gonnella e Marco Ruotolo
hanno curato il libro, appena uscito, dal titolo “Giustizia e carceri secondo
papa Francesco” (edito da Jaca Book, prezzo 14 euro) per commentare il discorso
del Santo Padre alla delegazione dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale.
Fra i vari importanti contributi di persone autorevoli c’è anche quello modesto
di un ergastolano, in carcere da un quarto di secolo, condannato e maledetto
dalla giustizia ad essere cattivo e colpevole per sempre: il mio. Mentre lo
scrivevo, chiuso nella mia cella, immaginavo di parlare con lui. Questo è un
dialogo inedito fra il mio cuore e quello di Papa Francesco. E adesso ho pensato,
per promuovere questo libro, di renderlo pubblico con la raccomandazione di
leggere questo libro e di farlo leggere a tutti quelli che la pensano
diversamente da voi.
Papa Francesco:
Viviamo in tempi nei quali, tanto da alcuni settori della politica come
da parte di alcuni mezzi di comunicazione, si incita talvolta alla violenza e
alla vendetta, pubblica e privata.
Un uomo ombra:
Penso di non conoscere a fondo l’amore di Dio, ma conosco bene l’odio
degli uomini che mi tengono prigioniero come un animale in gabbia.
Papa Francesco: Populismo penale, in questo contesto
negli ultimi decenni si è diffusa la convinzione che attraverso la pena
pubblica si possano risolvere i più disparati problemi sociali, come se per le
più diverse malattie ci venisse raccomandata la medesima medicina.
Un uomo ombra:
Le prigioni, così come sono, sono fabbriche di odio ed è difficile
migliorare le persone con la violenza e la sofferenza. Il carcere in questo
modo ci trasforma in mostri perché qui non esiste l’amore, esistono solo i
disvalori. Se siamo uomini non possiamo stare solo anni e anni chiusi in una
cella, dovremmo stare insieme ad altri uomini migliori di noi.
Papa Francesco: Molti giudici e operatori del sistema
penale devono svolgere la loro mansione sotto la pressione dei mezzi di
comunicazione di massa, di alcuni politici senza scrupoli e delle pulsioni di
vendetta che serpeggiano nella società.
Un uomo ombra:
Sono fortemente convinto che perdonare è più facile di essere perdonato.
Il perdono ti fa amare il mondo, la vendetta te lo fa odiare. Il perdono è la
migliore vendetta che una società può dare, perché fa incredibilmente tirare
fuori il senso di colpa per il male fatto. Molti non sanno amare perché non
sono amati, altri hanno l’amore nel cuore e non lo sanno. Una persona che ha
infranto la legge di Dio e degli uomini per essere recuperato non dovrebbe
avere bisogno di sbarre, ma di essere amato come una persona libera, se non di
più. E una persona perbene per smettere di essere disonesta deve imparare ad
amare tutto e tutti, perché chi ama fa innanzi tutto bene a se stesso, perché
solo l’amore ti fa diventare felice.
Papa Francesco: Tutti i cristiani e gli uomini di
buona volontà sono dunque chiamati oggi a lottare non solo per l’abolizione
della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche
al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità
umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con
l’ergastolo. In Vaticano, poco tempo fa, nel Codice penale del Vaticano, non
c’è più, l’ergastolo. L’ergastolo è una pena di morte nascosta.
Un uomo ombra:
L’ergastolo è una pena di morte a gocce. È sbagliato dire che assomiglia
alla pena di morte perché è molto peggio, dato che la pena di morte si sconta
da morto e la pena dell’ergastolo si sconta da vivo. Con la pena di morte
finisce la punizione e la vita… invece con la pena dell’ergastolo inizia
un’agonia che durerà per tutta la vita. Gli ergastolani vivono distaccati ed
estraniati da tutti gli altri prigionieri, nel nostro mondo di solitudine e
ombra. Per noi morire è la cosa più facile, invece vivere è la cosa più
difficile. Sogno spesso di avere un fine pena per avere un calendario in cella
per segnare i giorni, i mesi e gli anni che passano.
Papa Francesco:
La forma di tortura è a volte quella che si applica mediante la
reclusione in carcere di massima sicurezza.
Un uomo ombra: Spesso sono stanco di fare battere il
mio cuore fra quattro mura… prigioniero in fondo agli abissi, ferito da uomini
dal cuore sporco e la fedina penale pulita. Sono stanco di essere chiuso e solo
senza speranza… seguendo sogni con occhi aperti e spenti. Sono stanco di essere
solo un’ombra che vive al buio e spera nella morte ma continua a cercare la
vita e la luce. Sono stanco di esistere… di ascoltare i miei lamenti… che mi
penetrano… mi lacerano… mi distruggono.
Papa Francesco:
Molte di tali forme di criminalità non potrebbero mai essere commesse
senza la complicità, attiva od ommissiva, delle pubbliche autorità.
Un uomo ombra: La grande criminalità organizzata,
finanziaria e politica non potrebbe esistere senza la complicità di una parte
dei poteri forti.
Papa Francesco:
Il corrotto attraversa la vita con le scorciatoie dell’opportunismo, con
l’aria di chi dice: “Non sono stato io”, arrivando a interiorizzare la sua
maschera di uomo onesto. La corruzione è un male più grande del peccato. La
sanzione penale è selettiva. È come una rete che cattura solo i pesci piccoli,
mentre lascia i grandi liberi nel mare.
Un uomo ombra:
Spesso i buoni si sentono cattivi per cercare di diventare buoni. Invece
i cattivi fingono di essere buoni per cercare di diventare ancora più cattivi.
Papa Francesco: La cautela nell’applicazione della
pena dev’essere il principio che regge i sistemi penali, e la piena vigenza e
operatività del principio pro homine deve garantire che gli Stati non vengano
abilitati, giuridicamente o in via di fatto, a subordinare il rispetto della
dignità della persona umana a qualsiasi altra finalità, anche quando si riesca
a raggiungere una qualche sorta di utilità sociale.
Un uomo ombra: Il
carcere è l’inferno, una terra di nessuno dove spesso sei da solo contro tutti.
Un luogo pieno di conflitti, di odio, silenzi, delatori, sofferenza e
ingiustizia, ma anche di tanta umanità, forse molto di più di quella che c’è
fuori o che un giorno potrai trovare in paradiso. E quando un detenuto si
suicida, è un po’ come se morissi anch’io. Molti dicono che togliersi la vita è
una scelta sbagliata, ma io non sarò sicuro fin quando non ci proverò. Spesso
in carcere ci si toglie la vita solo per smettere di soffrire perché per molti
la vita in carcere è peggiore della morte. Papa Francesco, presto, se non
l’hanno già fatto, i nostri politici, governanti e le persone con la fedina
penale pulita che vanno a messa alla domenica ingannando Dio e se stessi, si
dimenticheranno delle tue umane e illuminate parole, del tuo bellissimo
intervento, ma non le dimenticheranno mai gli uomini ombra e i detenuti di
tutto il mondo.
Carmelo Musumeci
Gennaio 2017
www.carmelomusumeci.com
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