lunedì 18 novembre 2013

“Effetto Francesco”
Lo affermano in molti, lo conferma una ricerca presentata nel volume che ha questo titolo.
Commosse dagli appelli del nuovo Papa, molte persone da anni lontane dalle chiese ci tornano e si confessano. Perché succede? Qual è il segreto di Papa Francesco? Molti pensano che si tratti soltanto di gesti, di linguaggi, di modi di presentarsi. Senza trascurare questi elementi, Massimo Introvigne – che da anni segue e commenta quotidianamente il Magistero dei Pontefici – invita ad andare al di là dei gesti per cogliere i contenuti e la sostanza dell’insegnamento di Francesco, radicata del resto nella storia argentina del padre gesuita e poi cardinale Bergoglio di cui il testo ricostruisce i momenti essenziali. Emerge – contrariamente a una certa immagine diffusa dai media – un Magistero ricchissimo, che culmina nell’enciclica Lumen fidei e nei discorsi del viaggio in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù. Papa Francesco, continuando il Magistero del predecessore che cita spesso, ripresenta tutti i grandi temi della vita cristiana. Lo fa nel contesto di un messaggio che a)  critica ogni atteggiamento autoreferenziale b) invita i cattolici, troppo spesso chiusi a parlarsi tra loro in piccoli recinti, a uscire e portare il Vangelo alle periferie esistenziali del nostro tempo. Qui donne e uomini disperati chiedono talora anche aiuti materiali ma sempre, pure quando sono ricchi di beni, attendono missionari che soccorrano la loro povertà spirituale e rispondano a domande che oggi la dittatura del relativismo – un’espressione di Papa Ratzinger ripresa da Papa Francesco – impedisce perfino di formulare apertamente.
Mi permetto di aggiungere

Sono varie dittature ad impedirci di leggere dentro le cose -avvenimenti naturali e situazioni storiche- e di individuare nuovi profeti (che non mancano nemmeno nel nostro tempo). Ma non ci prendiamo nemmeno la briga di pensare con la testa nostra: ci bastano i conformismi contrappositivi, annegati, come siamo nella loro poltiglia.

1 commento:

Elvia ha detto...

SONO D'ACCORDO CON TE;AUSILIA. IL PERICOLO 'E IL SISTEMA DEI RIFFLETTORI,. FANNO ESSISTERE SOLO QUELLO ILLUM,INATO.... IL RESTO NEL BUIO .. POI, SPOSTANO SEMPLICEMENTE IL RIFFLETTORE . COSI LO SGUARDO VA DIRETTO... CIOE, INDOTTTO. SE FRANCESCO CI OFFRE UNA V ENTATA DI SPERANZA E NOV ITA , DA PARTE SUA E GENUINA... LUI ERA COSI IN ARGENTINA. PROBABILMENTE IL SISTEMA-BUROCRASIA LO TRATTIENE NON POCO. IL GUAIO SAREBBE NON PRENDERE LA SOSTANZA, LA FONTE DELLE SUE PAROLE, DEI SUOI ATTEGGIAMENTI...:.. GESU , IL SUO MESSAGGIO LIBERO DI TANTE "CROSTE" , SORTE DIREI , QUANDO HANNO COMINCIATO A CORREGGERLO, CONTAMINANDOLO CON LA SECOLARIZAZION:E GIA DAI PRIMI SECOLI.... (POMPA MAGNA DELLE CORTI MEDIEVALI... PER ESEMPIO, AVIDITA, CARRIERISMO.... ) SPERIAMO DAVVERO CHE FRANCESCO SIA L'INIZIO NON SOLO DI GEN TE CHE SI CONFESSA, MA ANZI TUTTO RISCOPRA GESU COME GUIDA!!!... RISPETTO DELLA PERSONA NELLA SUA PIENEZZA, PERCHE VENENDO SULLA TERRA LUI HA DATO AD OGNI PERSONA UN VALORE UNICO CHE NON SEMPRE LE ISTITUZIONI RICONOSCONO. AUGURIAMOCI NON SIA UNA "MODA" ! ABBRACCI ELVIA .