UN PO’
DI TUTTO SULLE DONNE Du OGGI
Attraverso
la news della REDAZIONE di NOIDONNE
Prima Pagina Donne (4-7 novembre 2013)
inserito da Paola Ortensi (09
Novembre 2013)
Tanti
gli eventi e avvenimenti che in questi quasi due mesi di assenza per cause di
forza maggiore, hanno riguardato le donne e le loro avventure in Italia e nel
Mondo.
Fatti
belli, brutti, interessanti, dolorosi o gioiosi e comunque significativi si
sono presentati in questo tempo. Ci dispiace saltarli ma seguendo lo stile di
questa piccola rubrica ci soffermiamo sulle notizie di questa settimana, o
ancora presenti in questa settimana. Che dire allora delle informazioni che la
stampa continua a rimandarci sulle giovanissime studentesse
(14 -15 anni) che da diverso tempo si prostituivano. Una vicenda
sconvolgente nel suo complesso per la quale è difficile trovare parole
adeguate, tanto più se affianchiamo le giovani alle loro madri. Una di loro
decisiva per arrivare a svelare la terribile realtà, addirittura facendo
pedinare la figlia - con la quale non riusciva a comunicare - l’altra, pare
definitivamente accertato, più che connivente (in quanto sobillatrice
insistente). Le giovani oggi ”nascoste” in ambiente protetto giustamente non
hanno voce per noi. Eppure è difficile negare che vorremmo ascoltarle, magari
in silenzio, per capire come sia possibile un tale
scempio inconsapevole della propria vita, e trovare le parole e le
modalità per interloquire con tanti giovani, di fatto sempre più soli e che si
sottraggono al mondo e al rapporto con gli adulti a loro vicini. E ancora la parola scempio è quella che si può affiancare alla vicenda
di Simona la giovane trovata nel cortile della casa dove abitava a Roma
e che non si riesce a stabilire se sia stata uccisa o si sia uccisa, buttata o
buttandosi dal terrazzo della palazzina. La vicenda è insolita in quanto la
ragazza all'Ospedale San Giovanni è arrivata ancora viva e di certo lì ha
pronunciato parole pesanti come pietre: sono stata violentata e il fatto che
“da un punto di vista medico” non ne siano state trovate le tracce non può
bastare a negare la sua drammatica denuncia. Di certo giù dalla finestra
pensando di scappare di casa e dai suoi genitori, scendendo attraverso la
finestra, di fatto si è buttata giù, cadendo, la ragazzina di Roma che
fortunatamente non ci ha lasciato la vita. Quali e quante ferite dell’anima
attraversano queste creature? C’è da domandarsi se a questi temi si dedicherà
un giorno Micaela Quintavalle che studia per divenire psichiatra ma nel
frattempo guida gli autobus dell’ATAC (Azienda che gestisce il trasporto
pubblico nella Capitale) ed è finita su tutti i giornali come leader del
movimento degli autisti dipendenti ATAC appunto, che hanno aperto una seria
vertenza col Comune per la riorganizzazione della gestione del personale
viaggiante e che Micaela rappresenta con grinta e determinazione sin
dall’inizio, quando attraverso facebook ha pensato di organizzare la protesta
trovando moltissimi consensi a causa di una diffusa insoddisfazione nei
confronti del sindacato.
Grinta
e determinazione che non si può dire siano mancati alla Ministra della
Giustizia Anna Maria Cancellieri martedì scorso,
nel corso della sua arringa in difesa dei suoi comportamenti relativi alla
vicenda oramai arcinota che riguarda gli arresti domiciliari di Giulia
Ligresti. La Ministra a fronte della sua dichiarazione che se non avesse avuto
l’unanimità nella comprensione della sua buona fede, si sarebbe dimessa, è rimasta
al suo posto perché “assolta” dalla maggioranza di Governo. Ogni pensiero e
giudizio su questa vicenda è lecito riguardando un comportamento e il non aver
infranto la legge. Ma certo è un'amara vicenda che
tocca quel limite sottile tra pubblico e privato che i politici Italiani
sembrano troppo spesso travalicare con leggerezza a vantaggio del privato.
Un privato, personale, famigliare che in maniera esagerata incrocia da sempre
la vita di Berlusconi nella sua funzione di leader di un partito ma soprattutto
rispetto ai ruoli istituzionali che lo hanno riguardato come Presidente del
Consiglio.
La
figlia, le figlie, i figli, Marina permanentemente indicata per la successione
che nega e poi tace; Barbara sempre più in prima fila; la fidanzata che sembra
costituire un punto discriminante nell’attuale rapporto fra le donne del PDL,
oramai anche loro divise sulle strategie e che un giornale ha catalogate in tre
gruppi: 1) senza poltrone, 2) terre di mezzo, 3)moderate in poltrona. Una
divisione fra donne su cui, come da manuale, i media “sguazzano”.
Divisioni,
quelle delle nostre, e piccoli inciuci su cui non ha certo tempo e voglia di
soffermarsi chi il potere lo gestisce alla grande come
la Cancelliera Angela Merkel, che proprio in questi giorni è alle prese
con la formazione della sua nuova coalizione di governo con i
socialdemocratici. Ed è in questa fase che la Merkel si va “allargando” a
programmi che vanno verso ipotesi di incremento della spesa pubblica e a
politiche definite di sinistra come da tempo va suggerendo o meglio
sollecitando alla Germania l’amministrazione USA e in particolare il Presidente
Obama.
Rimanendo
negli USA e valutando le tante vie per cui la forza femminile si può esprimere
è interessante sottolineare come il cognome italiano del nuovo sindaco di New
York, Bill de Biasio, sia motivato dalla sua scelta anni fa di sostituire il cognome del padre con quello
di sua madre, figlia di Italiani.
Tornando
qui in Italia, un pensiero davvero solidale lo dobbiamo alle tante donne arrivate con orrendi barconi sulle coste di Lampedusa e di altre coste della
Sicilia. Si è saputo che oltre alla sofferenza delle traversate hanno subito violenze e stupri da scafisti trafficanti di esseri
umani che segnano le rotte del Mediterraneo, alcuni dei quali sono stati
riconosciuti dai profughi sopravissuti.
Tralasciando
altre notizie su cui sarà interessante tornare, un saluto per terminare lo
rivolgo a Sabrina Ferilli che ha aperto e inaugurato il Festival del Cinema di Roma ancora
in corso. Un evento che a latere di tanti problemi in cui il paese è
coinvolto ci ricorda la ricchezza e molteplicità di fatti che la vita offre
sempre e, nello specifico, pensando che anche un buon film potrà arricchirci e
aprirci a nuove aspettative positive.
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