Tra le parecchie segnalazioni di notizie e relativi
commenti
che ricevo attraverso huffingtonpost.it
di una voglio far partecipi i lettori di questa lista
La scelgo in un momento di pausa dal mio impegno
primario
(il commento domenicale al vangelo)
Momento che NON voglio dedicare ad altri aggiornamenti
sui perturbanti fatti politici di oggi i quali forse
vanno in tandem
con gli eventi maturali e anche … con le mie personali
difficoltà
nel maneggiare
internet, divenuto –ahimè-
succedaneo dei
rapporti umani vis à vis
Lonely Window: la solitudine
nell'era di Internet
Se lo schermo diviene una barriera
L'era dei social media ha orientato il
mondo verso una nuova e sempre più nebulosa pratica della comunicazione. Non
abbiamo più bisogno di parlare, ascoltare o vedere un altro essere umano,
possiamo semplicemente crogiolarci nella luce invitante di uno schermo di un
computer, collegato a molti altri grazie alla migliore invenzione dell'uomo in
ambito digitale: internet.
Come la maggior parte delle innovazioni,
però, anche la comunicazione virtuale può avere dei lati oscuri.
Julian Mauve, fotografa
parigina, scrive sul sito web: Le
interfacce digitali hanno completamente cambiato il modo in cui percepiamo e
interagiamo con il mondo esterno. Ci
hanno insegnato nuovi modi di comunicare senza il bisogno di vederci
fisicamente e parlare tra di noi. Attraverso il suo bagliore crepuscolare, lo
schermo diventa una finestra, apre a un nuovo mondo e contemporaneamente
introduce un nuovo tipo di solitudine. La sua serie di scatti -Lonely Window- finestra solitaria,
affronta attraverso le immagini l'evidenza che l'aumento della connettività
senza alcuna interazione fisica, conduca a una nuova forma di solitudine; cattura
i volti di utenti al computer, illuminati dalla luce incandescente di un
oggetto fuori campo. Bocche chiuse, occhi fissi, espressioni vuote evocano un
senso inquietante di perdita e disperazione. Finché non si riconosce che la
luce è prodotta dallo schermo di un computer. Improvvisamente i volti imbronciati
non sembrano più così insoliti.
E sono in molti a pensare
che lo schermo stia diventando sempre più un ostacolo e non una finestra che
conduca al di là del mondo, modificando non solo il nostro rapporto con
l'altro, ma anche la nostra percezione dell'essere profondamente e veramente
soli.
E voi cosa ne pensate?
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