Tra le notizie
torbide che giungono
sulla politica
italiana
-non peggiore né
migliore delle altre politiche di questo mondo-
una mi è
sembrata più rassicurante
Da persona qualunque mi
chiedo
se si andrà a fondo
sulla questione
altrimenti la denuncia
avrà fatto un buco
nell’acqua
LA DENUNCIA DELLA CORTE DEI CONTI
sollevata dal procuratore De
Dominicis
sulla questione di
legittimità del
finanziamento dei partiti politici
La decisione è stata presa nell'ambito dell'indagine istruttoria aperta nei
confronti dell'ex amministratore-tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, sotto
processo anche penalmente per illecite sottrazioni di denaro pubblico.
Per la Corte dei Conti tutte le
disposizioni impugnate, a partire dal 1997 e, via via riprodotte nel 1999, nel
2002, nel 2006 e per ultimo nel 2012, hanno ripristinato i privilegi abrogati
col referendum del 1993, facendo ricorso ad artifici semantici, come il rimborso
al posto del contributo; gli sgravi fiscali al posto di autentici donativi;
così alimentando la sfiducia del cittadino e l'ondata disgregante
dell'antipolitica.
Per il procuratore De Dominicis, dalla normativa contestata deriva la violazione del principio di parità e di
eguaglianza tra i partiti e dei cittadini che, per mezzo dei partiti stessi,
intendono partecipare alla vita democratica della Nazione. Infatti i rimborsi deducibili dal meccanismo
elettorale risultano estesi, dopo il 2006, a tutti e cinque gli anni del
mandato parlamentare, in violazione del carattere giuridico delle erogazioni
pubbliche, siccome i trasferimenti erariali, a partire dal secondo anno, non
solo si palesano come vera e propria spesa indebita, ma assunti in violazione del
referendum dell'aprile 1993. La differenziazione degli importi dei rimborsi dopo il primo anno
dalle elezioni, inoltre, si configura
arbitraria e discriminatoria perché consolida la posizione di vantaggio solo di
quei partiti che hanno raggiunto la maggioranza politico-parlamentare.
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