DALLA SEGRETERIA DELLE COMUNITÀ DI BASE: www.cdbitalia.it
L’intervento del
cardinale Bagnasco, che critica l’iniziativa promossa dal Ministero
dell’istruzione (Miur) per sensibilizzare le scuole a promuovere un’azione
informativa ed educativa per il rispetto delle
diversità di genere e di orientamento sessuale e contro l’omofobia ed il
conseguente bullismo, ripropone ancora una volta il problema delle interferenze
del potere ecclesiastico nella vita politica italiana.
E’, infatti,
legittimo in regime democratico che parlamentari e genitori cattolici
contestino la diffusione dei tre volumetti destinati agli insegnanti per
realizzare quell’iniziativa che, a loro parere, metterebbe in discussione la
famiglia “naturale” e incoraggerebbe i ragazzi all’omosessualità.
E’, invece,
inammissibile che il Miur, dopo quell’intervento, abbia rinviato «a data
da destinarsi» la due giorni di corso di formazione per i docenti prevista per
questa settimana mettendo al bando, di fatto, il materiale informativo 'Educare
alla diversità' curato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che
rientrava nel piano Strategia nazionale Lgbt 2013-2015, lanciato due anni fa
dal governo Monti e confermata dal governo Letta.
È evidente che, da un
lato la CEI non intende
rinunciare al connubio concordatario e, dall’altro, che la nostra
rappresentanza politica continui ad essere ossequiente alle prese di posizione
delle gerarchie della chiesa cattolica romana, come la ampia partecipazione dei
nostri parlamentari e membri del governo alla messa papale odierna sembra dare
segno.
UN MIO
PENSIERO
Non
condivido l’idea di uno stato concordatario, ma non è cosa riprovevole che il
cardinale Bagnasco critichi l’iniziativa promossa dal Ministero dell’istruzione
(Miur): criticare è sempre legittimo.
Imposterei
la questione posta dalla segreteria cdb così:
La
rappresentanza politica non deve esprimere sudditanza rispetto alla CEI, tanto
meno prendendo immediatamente iniziative attuative concordanti con tale critica.
Piuttosto sta a lei ingaggiare un dia-logo, un confronto senza sudditanza
alcuna.
In sintesi è bene che le cdb
siano di stimolo ad un agire-laico da parte della rappresentanza politica, più
e prima che in atteggiamento critico nei riguardi del rappresentante della CEI.
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