venerdì 28 marzo 2014

Lo ha detto il papa il 23-03-2014


IL PAPA ALL’ANGELUS:
Gesù ha rotto gli schemi contro le donne
(Il Pontefice lo ha detto commentando il Vangelo della Samaritana: la misericordia è più grande del pregiudizio. E per venerdì e sabato proclama un momento penitenziale: la “24 ore per il Signore”).
di GIACOMO GALEAZZI

"Gesù ha rotto gli schemi contro le donne:la misericordia di Dio è più grande dei pregiudizi". Avvicinandosi alla Samaritana, Gesù «supera le barriere di ostilità che esistevano tra giudei e samaritani e rompe gli schemi del  pregiudizio nei confronti delle donne», ha affermato Papa Francesco nel breve discorso che ha preceduto oggi la preghiera dell'Angelus, commentando l'episodio evangelico di Gesù che chiese da bere a una donna al Pozzo di Sicar «dove la donna si recava ogni giorno per attingere acqua. Quel giorno, vi trovò Gesù, seduto,  affaticato per il viaggio che subito le dice: "Dammi da bere"».
«Quella di Gesù - ha spiegato Bergoglio- era sete non tanto di acqua, ma di incontrare un'anima inaridita». «Gesù - cioè - aveva bisogno di incontrare la Samaritana per aprirle il cuore: le chiede da bere per mettere in evidenza la sete che c'era in lei stessa». E «la donna rimane toccata da questo incontro: rivolge a Gesù quelle domande profonde che tutti abbiamo dentro, ma che spesso ignoriamo». «Anche noi - ha sottolineato il Pontefice parlando ai circa 40 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro - abbiamo tante domande da porre, ma non troviamo il coraggio di rivolgerle a Gesù!». Secondo Francesco, «la Quaresima è il tempo opportuno per guardarci dentro, far emergere i nostri bisogni spirituali più veri, e chiedere l'aiuto del Signore nella preghiera». «L'esempio della Samaritana -ha poi concluso- ci invita ad esprimerci così: "Gesù dammi quell'acqua che mi disseterà in eterno"».
Nella terza domenica di Quaresima, il Pontefice si sofferma sull'incontro tra Gesù con la donna samaritana, «avvenuto a Sicar, presso un antico pozzo dove la donna si recava ogni giorno per attingere acqua. Quel giorno - spiega il Papa ai fedeli arrivati in Piazza San Pietro - vi trovò Gesù, seduto, "affaticato per il viaggio". Egli subito le dice: "Dammi da bere". In questo modo - prosegue Papa Francesco - supera le barriere di ostilità che esistevano tra giudei e samaritani e rompe gli schemi del pregiudizio nei confronti delle donne».«La semplice richiesta di Gesù - osserva il pontefice - è l'inizio di un dialogo schietto, mediante il quale Lui, con grande delicatezza, entra nel mondo interiore di una persona alla quale, secondo gli schemi sociali, non avrebbe dovuto nemmeno rivolgere la parola. Gesù la pone davanti alla sua situazione, non giudicandola ma facendola sentire considerata, riconosciuta, e suscitando così in lei il desiderio di andare oltre la routine quotidiana».Dunque "la misericordia è più grande del pregiudizio».
Al termine dell'Angelus, Francesco ha ricordato che «domani ricorre la Giornata Mondiale della Tubercolosi: preghiamo per tutte le persone colpite da questa malattia - ha detto -, e per quanti in diversi modi le sostengono». E a proposito del "genio femminile" la regista Liliana Cavani sta lavorando ad un film sulla vita di Bergoglio.«La Chiesa riconosce l’indispensabile apporto della donna nella società, con una sensibilità, un’intuizione e certe capacità peculiari che sono solitamente più proprie delle donne che degli uomini. Ad esempio, la speciale attenzione femminile verso gli altri, che si esprime in modo particolare, anche se non esclusivo, nella maternità», ha assicurato Bergoglio nell'esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”.
«Vedo con piacere come molte donne condividono responsabilità pastorali insieme con i sacerdoti, danno il loro contributo per l’accompagnamento di persone, di famiglie o di gruppi ed offrono nuovi apporti alla riflessione teologica», evidenzia Francesco. «Ma, c’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa» e «nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti, tanto nella Chiesa come nelle strutture sociali».Oggi il Papa ha annunciato che «venerdì e sabato prossimi vivremo uno speciale momento penitenziale, chiamato 24 ore per il Signore"».
Infatti «inizierà con la celebrazione nella basilica di San Pietro, venerdì pomeriggio, poi nella serata e nella notte alcune chiese del centro di Roma saranno aperte per la preghiera e le Confessioni». «Sarà una festa del perdono - ha commentato Bergoglio -, che avrà luogo anche in molte diocesi e parrocchie del mondo». Il Pontefice ha aggiunto a braccio:«Il perdono che ci dà il Signore si deve festeggiare, come ha fatto il padre della parabola del figliol prodigo, che quando il figlio è andato a casa ha fatto festa dimenticandosi di tutti i suoi peccati. La festa del perdono». Nella liturgia penitenziale in basilica di venerdì pomeriggio, 28 marzo, il Papa confesserà personalmente alcuni fedeli.
23/03/2014 

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