Milano, 8 marzo 2014
Non potevamo scegliere un giorno migliore di questo per
presentarvi la Fondazione Marisa Bellisario.
Nata nel 1989 da un’idea di Lella Golfo, l’associazione
si occupa di rilanciare l’immagine delle donne in campo professionale, con lo
scopo di abbattere le differenze di genere puntando sulle eccellenze del mondo
femminile. Riuscendo a richiamare costantemente l’attenzione delle istituzioni
proprio su questi temi, dal 2005 l’associazione è riconosciuta come ONG e opera
anche a livello internazionale. Promotrice di una cultura paritaria, la
Fondazione Marisa Bellisario è attiva in diversi settori: dall’industria
all’economia, passando per la comunicazione e le nuove tecnologie, campi dove
vengono organizzati studi e ricerche sempre aggiornate alla situazione
contemporanea. Però, c’è un particolare momento dell’anno che rappresenta il
cuore dell’attività della Fondazione, ovvero il Premio Marisa Bellisario.
Istituito nel 1989, si tratta di un prestigioso
riconoscimento rivolto alle donne che, attraverso le loro doti, la loro
passione e la loro tenacia, si sono distinte nel mondo professionale, sociale,
del management e della scienza. A tutto ciò, si aggiunge un forte spirito di
solidarietà messo a disposizione a livello internazionale. La Fondazione,
infatti, si ripropone come punto di riferimento per tutte le associazioni che
operano nei Paesi in via di sviluppo dove le donne non sono ancora riuscite a
crearsi un ruolo indipendente e ben definito a livello sociale. Cooperazione e
collaborazione sono dunque le parole chiave per raggiungere un obiettivo così
ambizioso. Infatti, l’ONG ha l’intento di creare un vero e proprio network rosa
basato sulla condivisione di storie ed esperienze che, se raccontate e
condivise, possono diventare un importante stimolo di crescita e di
arricchimento collettivo. Così, la Fondazione Bellisario opera in nazioni
difficili come l’India, l’Afghanistan, la Cina e la Palestina, perché le
donne sono donne sempre e ovunque e in una giornata come questa vale la pena
ricordarlo e, magari, dedicare qualche minuto a una piccola riflessione proprio
in merito a queste tematiche. La parità di diritti tra uomini e donne, il
riconoscimento della figura femminile come soggetto affermato a livello
sociale, l’affermazione delle donne nel settore lavorativo sono condizioni che
molti di noi danno per scontate ma che, in fondo, non sono ancora così consuete
in tutte le realtà del mondo e fino a quando sarà così, è importante
riconoscere e sottolineare l’attività di chi si impegna per cambiare le cose.
Dunque, auguri a tutte le donne, ma soprattutto auguri a quelle donne che hanno
il coraggio di guardare avanti verso il progresso, pur non dimenticando chi,
ancora troppo spesso, rimane indietro.
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