IL FEMMINCIDIO INASPRISCE! - Pensieri alla
spicciolata
Viene da sbottare: “non se ne può più”. Poi, riflettendo sui
possibili rimedi, ci persuadiamo che il primo ineliminabile passo da compiere
sia il mutamento dell’atteggiamento culturale, oggi contrassegnato da maschilismo
violento.
I nostri passaggi
mentali scivolano facilmente verso altre considerazioni, come quella sul
femminismo insufficiente a porre una barriera contro il maschilismo: un
femminismo capace, forse, di degenerare in maschicidio.
I fatti del giorno però sono quello che sono. Resteremo inerti
a guardarli o ad inseguire le nostre analisi?
Sarò una fissata,
cioè una inchiodata attorno a quell’unico
cardine su cui si regge quel che resta della mia sanità mentale, ma ripeto
testardamente: la soluzione di ogni problema
che accerchia e comprime l’umano è fuori del nostro io; è nella fede e nella preghiera, così come è nel fare tutto il possibile qui ed ora. Ad ogni
ragionamento dovremmo dirci che il semplice ragionare – sia dentro di noi sia con
gli altri – è la cosa più inutile. Un gesto concreto vale più di mille
discorsi.
Ma cosa è possibile fare???
Aiutare le donne: le ragazze che sono senza pudori e non
sanno in quali pericoli incorrono; le donne che hanno imparato a rispettare la
propria libera determinazione e l’hanno scambiato con l’arbitrio; le donne che
amano essere succubi per bisogno di protezione…
La sfilata dei motivi per aiutarle è lunga...
Se volete, continuate voi. O vi bastano le chiacchiere da
comari?
1 commento:
Sì, Ausilia, hai ragione: davanti a casi di simile violenza non resta che pregare perché Dio fermi le menti - prima che le mani - assassine. E' fragile essere persona umana ed ancor più fragile lo è essere donna.
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