sabato 11 febbraio 2012

Cristiana Dobner, Il volto. Principio di interiorità


Unite nella tragicità del loro destino nell’anus mundi di Auschwitz quando infuriava l'aberrante ideologia nazista.Due volti, dalle molteplici espressioni, segnati da cicatrici che sarebbero potute risultare devastanti e che invece gettano luce, diversa indubbiamente, per la vita delle persone e indicano loro una scoperta frontale e coinvolgente che lega le due testimoni d’umanità e di ricerca di Dio: il volto quale principio di interiorità propria e altrui.Il volto di Edith Stein che si viene componendo grazie agli scritti degli amici, alle testimonianze dei processi di Beatificazione.Il volto di Etty Hillesum che si traccia dai suoi stessi scritti nell’incontro con altri volti.Il tema del volto è diventato il nuovo e più alto discorso filosofico della modernità consente l’incontro con l’altro, apre all’idea di infinito instaurando una relazione in cui si cerca l’altro, il senso profondo però non è racchiuso dalla relazione stessa ma rimanda più in là.

Prefazione di Lucetta Scaraffia


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