mercoledì 22 giugno 2011

L'Assoluto

Ogni giorno si può presentare alla mente una minima rivelazione, e cioè l'approfondimento spontaneo di un tema tratto, non da un'idea astratta, ma da una visione della vita. Il tema dell'assoluto è dominante in chi non si contenta del relativo fuggevole. Ecco alcuni tratti di ciò che sento molto al di là delle parole:
- L'Assoluto è il sogno che nutre il relativo di consapevolezza della sua fragilità.
- Restare nel relativo non basta a nessuno; da qui la riceca insistenza di beni duraturi.
- La trascendenza è il doppione in cui il relativo proietta l'Assoluto, depurato da precarietà.
- Non sempre si fa consistere l'Assoluto in beni oggettivamente desiderabili. E' proprio qui l'inganno: agognare l'Assoluto in quanto travestimento del relativo da captare, di cui saziarsi.
- L'Assoluto a cui aspiro è la coincidenza tra il mio desiderio e il vero Bene che ignoro, ma che non mi rassegno a negare, perché il vero Bene E', senza illusioni, al di là di ogni dialettica (anche l'essere che si contrappone al non- essere non è il vero Bene).
- La preghiera è riposo dell'anima che scansa le illusioni e trasforma il desiderio in invocazione che sarà ascoltata su misura della mia umiltà.
- Non mi importa chi invochi, ma volgermi verso Colui o Ciò che è il mio TUTTO.

giovedì 9 giugno 2011

Ricevo e comunico: www.condividereilcuore.it

Venerdì 10 giugno, a Torino: CGM, la più grande rete nazionale di cooperative sociali, organizza, nel’ambito del Tour CONDIVIDERE IL CUORE, un convegno sul Welfare dal titolo 'La conciliazione dal sistema all'impresa: quali sinergie'

Modera l’incontro Anna Puccio, Direttore Generale Cgm.

mercoledì 8 giugno 2011

Da www.pariodispare.org

Care amiche,
molte di voi erano presenti alla Conferenza stampa che abbiamo tenuto ieri alla sala Stampa della Camera . Per maggiori informazioni
Durante la conferenza hanno preso la parola: Bonino, Lanzillotta e Mosca e molte della associazioni presenti: oltre a Pari o Dispare, Arcidonna, Udi Nazionale, Casa Internazionale della Donne, Usciamo dal Silenzio, Di Nuovo, Aspettare Stanca, e inoltre sono intervenute Valeria Fedeli (Cgil)  e Condorelli (Associazione Stampa Romana).
Ho sicuramente dimenticato qualcuno, ma volevo solo segnalare che l'incontro è stato molto partecipato e abbiamo cominciato ad avere qualche notizia sulla stampa e su giornali radio.
Sono stati depositati alla Camera 3 emendamenti al decreto Sviluppo,con i primi deputati firmatari (il primo emendamento è tripartisan, il secondo e terzo sono bipartisan, cioè firmati solo da esponenti dell'opposizione e terzo polo). Essi, se passeranno al parere del Presidente della Camera, saranno discussi nelle commissioni e successivamente in aula. A breve sapremo qualcosa, sarà noto il calendario e sarà mia cura informarvi. Nel frattempo abbiamo, attraverso Arcidonna, chiesto un incontro con il ministro Carfagna per conoscere la posizione che assumerà sul tema.
Abbiamo anche discusso i prossimi passi alcuni dei quali richiedono una mobilitazione di noi tutte:
Tutte potrebbero proseguire nel pubblicizzare l'adesione all'appello sia da parte di associazioni  che di individui, nonché nel diffondere le informazioni sul tema sui siti e in rete (la faccenda non è conosciuta e pochi conoscono cosa sta accadendo). Chi tra di noi ha contatti con la stampa o con radio e tv, li usi per ottenere interviste o articoli. Se serve intervistare qualcuno dei firmatari degli emendamenti (parlamentari) o dell'appello, chiedetecelo e ci attiveremo per creare il contatto
In conferenza stampa si è anche deciso di effettuare, a partire da quando sapremo le date di discussione degli emendamenti, un mail bombing sugli indirizzi mail di deputati e senatori (sono pubblici) in cui si chieda di votare gli emendamenti e sostenere  l'iniziativa. Suggerirei di sottolineare che gli investimenti in conciliazione non  sono né di destra né di sinistra ,ma sono semplicemente buon senso e strumenti preziosi per far crescere l'occupazione femminile, stimolare la crescita economica e migliorare la vita delle donne , ma anche degli uomini. Tenete conto che anche tra i parlamentari il tema non è noto e i documenti da cui si intuisce che i fondi stanno svanendo sono di difficile lettura
Tutte dovremmo tenerci pronte a organizzare a breve qualche forma di manifestazione in occasione della discussione degli emendamenti. Appena note le date dovremo organizzarci.
Tutte dovrebbero usare i propri contatti con parlamentari per stimolarli a votare gli emendamenti e a farsi parte attiva nel sostenerli 
Per le associazioni romane: Pari o dispare ha un appuntamento  (assemblea ) alla casa Internazionale delle Donne  in via della Lungara, 19 -  (sala al piano terra). sabato 11 giugno. dalle ore 14.00 alle ore 17.00 . Se le associazioni firmatarie vogliono mandare una rappresentante potremmo fare un primo punto della situazione perché per sabato avremo probabilmente chiaro il calendario parlamentare e comunque avremo maggiori informazioni per concordare una strategia possibile.

A presto
Cristina Molinari

sabato 4 giugno 2011

Giudizi da fan e pregiudizio di una rompi....

"L'esperienza del «deserto» che la Zarri vive non è di tipo penitenziale, ma è fatta «di pacificazione, di gioia, di fiori». Le stagioni «sono maestre di vita». Il clima dell'intero libro è fatto di queste atmosfere. Osservazioni naturali, riflessioni, pause, silenzi. «Viene il momento in cui l'età ci ammonisce a stare di più in silenzio e con noi stessi», scrive la Rossanda. La Zarri avvertì precocemente quella stagione ma ne ricavò una forza comunicativa che, ripensata oggi, turba e commuove. E continua a fare sentire la sua eco". Massimo Tedeschi

Conosco benissimo la Zarri. Condivido molto quanto afferma la Rossanda
Ausilia (che riconosce come valida l'esperienza di vita della Zarri, ma conserva il pregiudizio su chiunque raggiunga una certa visibiltà: la celebrità danneggia anche le persone che la meritano, e avrebbe preferito che il silenzio della stessa fosse stato meno circondato dall'alone di primadonna (Chi si scandalizza di questo giudizio, conferma indirettamente quanto affermo).

venerdì 3 giugno 2011

Bel modo di persuadere gli altri alle proprie idee!

Una delle mie amiche - ma il copione si ripete in tanti casi - ritiene di convincermi a seguire i suoi consigli circa il voto o non-voto da dare nei prossimi referendum:
a) si arrabbia ad un minimo accenno che faccio sulla possibilità che il suo covincimento sia discutibile;
b) si ritiene assolutamente dalla parte giusta;
c) si dichiara informatissima (attraverso quanto ammanisce la propaganda della sua parte);
d) mi fa intendere che la sua stima per me deve essere proporzianata alle sue attese in campo politico;
e) non mi dà il tempo di avanzare una replica (mi verrebbe di aggiungere: sarebbe "troppa grazia, sant'Antonio!");
f) lascia ingigantire il suo punto di vista, cieca del tutto di fronte alla possibilità di veder diversamente le cose.

Risultato:
vedo il suo fanatismo e le confesso che debbo riflettere sulle sue affermazioni. Mi assale: "Che? Cosa c'è da ripensare?".
Meglio tacere del tutto e cercare con tatto di passare almeno un po' ad altri discorsi.
Ausilia