giovedì 28 luglio 2011

La preghiera per compagnia

Difficile spiegarla a chi non la vive. Ma, rileggendo l'ultimo post colgo che dia l'impressione del senso di vuoto delle persone sole in vacanza. Sento perciò di dover fare l'errata corrige parlando, non di un grande riempitivo della solitudine, ma della pienezza di vita che può pulsare anche in chi è (io non sono tra questi) nell'abbandono quasi totale attraverso la preghiera.
Di questa voglio dire solo brevi concetti.
La preghiera è essenza della vita di chi crede e spera al di là del quotidiano, del visibile, del normale corso del tempo. Pregare è entrare nella dimensione della festa del cuore: un giorno solo nel tuo tempio vale più di mile trascorsi nel godimento di mille e mille, smaltiti nell'inerzia dello spirito (mi ispiro ad un celebre salmo). (Tempio non è una chiesa di pietra, ma la Dimora di Dio). Dove dimora Dio se non nell'intimo, là dove risiede la fonte di tutti i sentimenti e di tutto ciò che siamo?
La preghiera è' saper rientrare in se stessi ed ad-orare ('ad os' = tenere la mano davanti alla bocca, cioè restare 'senza parole'). La recitazione ripetitiva fatta di parole non è di ostacolo, ma può essere una buona nenia che aiuta a varcare la soglia di ciò che distrae (quale folla di cose!), ed entrare-in-rapporto. Non mi si chieda con chi e come. Basta fare un vuoto che si spalanchi per ricevere; un vuoto che sia SPAZIO di accoglienza dell'Invisibile.
Il corpo necessariamente si predispone al raccoglimento per dare consistenza al colloquio di amore, silente, assorto, ricco di energie che temprano e ridanno la forza per far fronte alle compessità del quotidiano.
Tutte le tecniche di rilassamento che la modernità offre, sono un lusso che forse lasciano immutato il cuore e lo spirito; la preghiera invece dà ali per raggiungere le vette dell'amore, fugando ogni grigiore, e facendo respirare l'atmosfera della BONTA'. Senza frutti di bene non c'è preghiera; il suo segno distintivo è il cambiamento che si determina nel modo di percepire se stessi, gli altri, il mondo.
Ausilia

domenica 24 luglio 2011

Giorni di festa e giorni di vacanza

Nella salita verso la pienezza dell'estate si fa sempre più spazio un giorno-dopo-giorno stanco che lascia attorno a sé tanti vuoti: nella città dai negozi meno attivi, in certe strade che si svuotano, nel senso di ebbrezza che vaneggia in piccole masse di individualità fuse nella stessa voglia di festa, e cioè di eccezione alla regolarità di un tempo uguale a se stesso; ma anche in famigliole che sembrano attraversate dal demone benefico del godimento a tutti i costi; e anche nei luoghi più isolati del riposo che sa di liturgia di un riposo forzato. Mentre in altri posti, 'aristocratici', si celebrano inedite esperienze para-spirituali di benessere, o di sana distensione, o di corale gioiosità. Insomma c'è di tutto.
Quel che si consuma all'interno di luoghi di solitudine è un capitolo a parte. Lo sfoglia pagina a pagina lentamente soltanto chi ci vive, forse preferendo scomparire dalla circolazione per non saper riconoscere nessun luogo che gli apparteneva prima quando poteva con-fondersi tra la gente. La novità delle persone sole è nella loro capacità o incapacità di resistere e non sappiamo come; o forse non vogliamo accostarci al pensiero della desolazione dei pesi portati in un letto o in una inservibile sedia a rotelle. E' certo che feste vacanze riposo divertimento sono fuori dal vocabolario di chi cerca una panca per sedersi, sperduto in un'atmosfera fatta di assenza e di vuoto, o di chi sgrana un rosario in santa rassegnazione, forse aspettando, o almeno sognando di poter aspettare, il ritorno ad una meno amara normalità.
Ausilia  

sabato 16 luglio 2011

"L'illusione di Dio" o l'illusione del visibile?

E' uscito in seconda edizione per i tipi Mondadori il libro "L'illusione di Dio" del biologo evolutivo David Dawkins.. Nessuna disanima attenta, ma semplicemente una sorta di ripiegamento sull'ovvio, come dire che, se tutti vedono che il sole sorge la mattina e tramonta la sera, si tratta di un fatto indiscutibile. Meno male che, come riporta Enzo Bianchi, senza religione "si può essere felici, equilibrati e morali e intellettualmente appagati"!!!
Ma un vero credente non cerca appagamenti: ha una forte adesione alla trascendenza (la quale fa vedere oltre le apparenze). Tramite questa, è ancorato alla roccia della fede e sa quanto valga vivere, anche soffrendo e sopportando le infinite contraddizioni della vita.
Forse la vera felicità è meno appagante della ricerca del mito del benessere, ma è tale che fa attingere alla fonte perenne della VERITA', non a ciò che è palpabile con i sensi.
Ausilia

giovedì 14 luglio 2011

Sulla legge per il testamento biologico

COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE
Segreteria Tecnica Nazionale
c/o CdB San Paolo - Roma
Via Ostiense, 152/B – 00154 – Roma
328.4366864

La legge sul “testamento biologico” approvata ieri dalla Camera dei Deputati, ci preoccupa come persone amanti della vita e dell’autonomia della propria coscienza, ci inquieta come cittadini e cittadine amanti della Costituzione e pronti a difenderla, ci scandalizza come cristiani e cristiane amanti del Vangelo e del Concilio Vaticano II.
Ad una lettura attenta appare evidente che quel disegno di legge è incostituzionale: nega del tutto la sovranità della persona sulla propria vita nella fase del morire, burocratizza e, in questo senso, banalizza le direttive anticipate e, come è stato detto da molti, ci fa fare un passo indietro di mezzo secolo rispetto a quella che era stata la conquista progressiva, da parte della civiltà giuridica, del diritto della persona di decidere sulla propria vita. È completamente annullato il nuovo soggetto morale riconosciuto da quella civiltà giuridica e politica frutto di tanto impegno. È annullata la rilevanza primaria del consenso della persona. Il corpo del paziente torna completamente nelle mani della burocrazia e della medicina.
Il testo della legge raggiunge il ridicolo quando afferma di consentire la sospensione di alimentazione e idratazione forzata in accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale (ossia quando il paziente è morto).
Consideriamo quindi quella proposta un passaggio culturalmente e politicamente molto più grave di una semplice disciplina restrittiva del testamento biologico. Siamo di fronte al tentativo di instaurare un regime autoritario e repressivo. Questi nostri sentimenti, preoccupazioni e idee sono ampiamente diffuse e condivise nel Paese e, molto più di quanto non si voglia fra credere, nella Comunità ecclesiale.
Non dobbiamo arrenderci. Non siamo di fronte ad un’astratta difesa della Costituzione, si tratta della difesa di uno dei suoi nuclei essenziali, il principio supremo di laicità, sancito dalla Corte Costituzionale in una sentenza dell’89, come baluardo della libertà individuale e della libertà di coscienza di ciascuno di noi. E si tratta di difendere la credibilità dell'annuncio evangelico di liberazione che le gerarchie ecclesiastiche cattoliche tradiscono a scopi di potere.

Le comunità cristiane di base italiane
 Roma, 14 luglio 2011

sabato 2 luglio 2011

Per i Diritti Civili delle Prostitute

Comunicato Stampa del Comitato per il Diritti Civili delle Prostitute e dell'Associazione Radicale Certi Diritti sulla Campagna europea di stampo integralista-ideologico contro la prostituzione e sulla interrogazione alla Commissione europea relativamente all'eventuale utilizzo di fondi europei. Sulla campagna europea lanciata da una fantomatica lobby europea "European Women" contro la prostituzione, che nega il diritto all'autodeterminazione e alla libera (...)

Mio pensiero:
Vedremo che piega prendono le cose.....Asuilia

venerdì 1 luglio 2011

La manifestazione di "Pari o Dispare" davanti al Senato

Care amiche,

la settimana prossima la Finanziaria muove i primi passi al Senato e dobbiamo fare una prima azione ad alta visibilità. Abbiamo quindi convocato una manifestazione davanti al Senato (ingresso principale, palazzo Madama, Corso Rinascimento, pochi passi da piazza Navona) MERCOLEDI 6 LUGLIO ORE 10. Stiamo richiedendo autorizzazione, se negata dovremo farla lo stesso come Flash Mob. Il concetto di fondo per slogan / cartelli è lo scippo delle borse di tutte le italiane anche perché vi ricordo che ieri nel Question Time al Senato la Senatrice Poretti ha già consegnato la sua borsa a Sacconi dicendo sostanzialmente che visto che le stavano scippando alle italiane lei cominciava a dare la sua e che non sarebbe stata l'ultima.....La manifestazione dovrebbe quindi prevedere che ciascuna di noi lasci una borsa, vecchia e vuota possibilmente, ritagliata nel cartone , insomma nella forma che volete.
E' importante che il numero sia rilevante.
Vi ricordo che stiamo raccogliendo soldi per finanziare la creazione di qualche spot e già 5 associazioni hanno aderito (inclusa Pari o Dispare), vi invito a considerare  la possibilità di aderire in modo da poter ridurre l'esborso per ogni associazione

DIFFONDETE LA CONVOCAZIONE A TUTTI I VOSTRI CONTATTI ED ENTRO UN PAIO DI GIORNI VI FAREMO AVERE MAGGIORI DETTAGLI. MA SAVE THE DATE INTANTO, E CHE OGNUNA CONVOCHI CONOSCENTI E AMICHE.
A mercoledi
--
Cristina Molinari
Presidente Pari o Dispare

La protesta motivata delle Comunità di base

COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE
Segreteria Tecnica Nazionale
c/o CdB San Paolo - Roma
Via Ostiense, 152/B – 00154 – Roma
328.4366864
segreteria@cdbitalia.it - http://www.cdbitalia.it/

Le comunità cristiane di base vedono nella nomina del card. Scola a vescovo di Milano una nuova conferma, espressione della massima gerarchia della Chiesa cattolica romana, di un orientamento contrario allo spirito del Concilio Vaticano II, e condividono la preoccupazione di una parte consistente del mondo cattolico milanese più aperto alle istanze profetiche che avevano trovato spazi e capacità espressive negli episcopati dei cardinali Martini e Tettamanzi. Ora a Milano, in Italia e non solo, questi spazi e queste capacità si restringeranno ulteriormente.
Il disagio e la sofferenza di tanta parte del mondo cattolico stanno raggiungendo un limite di sopportabilità che può sfociare in un nuovo inizio. È certamente un po’ frustrante che si debba sempre toccare il fondo per aprire gli occhi e trovare la forza della denuncia profetica. Di fatto però è quello che sta accadendo.
Nella Chiesa cattolica italiana e mondiale si stanno moltiplicando i segni e i semi di una nuova stagione di profetismo rinnovatore. E si sta rompendo quella specie di omertà da paura di vescovi, teologi, preti e laici muti e immobili di fronte a un ciclone che scuote le fondamenta dell’istituzione ecclesiastica.
Qualcuno invoca oggi un nuovo Concilio aperto alle istanze provenienti dagli organismi di base delle Chiese, allargato a tutto il Popolo di Dio e non solo ai vescovi. L’invito è a fermarsi tutti, ascoltare lo Spirito che preme anche oggi per “fare nuove tutte le cose”.
Giunti, infatti, in vista del fondo di un baratro, occorre forse recuperare attraverso la memoria, l’anima sociale della Chiesa dei poveri che ha resistito alla strategia dell’annullamento nella miriade di esperienze, soprattutto di base, che hanno continuato a vivere e svilupparsi creativamente in tutto il mondo, specialmente negli anfratti della cosiddetta "grande storia".

              Le comunità cristiane di base italiane
Roma, 1 luglio 2011

Mio breve pensiero. Mi chiedo se le ragioni dell'apertura della chiesa cattolica debbano essere del tutto orientate verso la "miriade di esperienze, sopprattutto di base", quando queste deragliano verso forme nelle quali, io ad esempio, non mi riconosco pienamente; infatti, come credente in una religione che si rinnova, non vorrei cadere nell'opposto annullamento di certi punti-base della fede; anche nello strumento-chiesa, malissimo adoperato dai conservatori sfegatati, ci sono elementi fortissimi di senso della trascendenza che non fa male a nessuno e al quale bisognerebbe ancorare ogni novità. Ausilia