Università degli studi “Roma 3″ Lecce 10 -14 settembre 2012
Organizzata in collaborazione con la
Comunità delle Benedettine di Lecce
“Diamo corpo al futuro” è un invito a vedere che cosa c’è di
nuovo senza lasciarsi abbagliare dai nuovismi, dalle false immagini e dalle
idee stereotipate, che riconducono inevitabilmente a percorsi già visti e già
sperimentati o al grottesco di un eccesso indecente che è altro dall’oltre del
dicibile. Diamo corpo al futuro, suggerisce invece un impegno in prima
persona: anima e corpo, e suggerisce anche che il futuro ha bisogno di un
corpus, fatto di tradizione, di genealogie ricostruite, di un metodo che sa
farsi giustizia disdegnando tutto ciò che confonde il giudizio sulle cose e
ritornando all’essenziale. Un futuro non come orizzonte imprecisato, ma nutrito
come corpo generato. Abbiamo bisogno di questo futuro che si incarna, tanto più
che in tempi di crisi sembra essere inghiottito nel vortice della sottomissione
economica ogni altro interesse e prospettiva. E persino il futuro può sembrare
asservito e revocato, se diventa ipotesi astratta, tratta fuori dai
corpi, se è misurato solo con il criterio dell’utile e del
profitto. Vogliamo invece rendere il futuro meno astratto cominciando con il
riconoscere quanto c’è già di nuovo, e come le strategie di libertà e le
vere e proprie riforme civili che le donne sanno attivare e che continuano a
inventare di fronte a rapporti di forza, possono produrre cambiamenti epocali
Vogliamo evidenziare quell’eccellenza femminile che ha saputo e sa costruire
percorsi impensati di felicità anche ribaltando il consueto rapporto tra
denaro, lavoro, benessere economico e politiche di inclusione\esclusione. Nella
crisi che le società di mercato stanno attraversando, la relazione tra le generazioni
di donne ha costruito una continuità di desiderio di politica contro il potere
del denaro e contro la violenza dei rapporti che corrompono, le privatizzazioni
che escludono, le precarizzazioni che rendono instabili, contro i ricatti dei
facili guadagni. Sono temi che appartengono alla filosofia, alla politica,
all’economia e alla religione, ma che sono profondamente trasformati da una
“differenza” di sguardo e di esperienza e, pertanto, anche in grado di
trasformare noi stesse\i e ciò che ci circonda, aprendo a un’azione politica
radicale. E’ importante narrare questi percorsi per comprendere quello che
accade a ciascuna\o di noi, ma che non riguarda solo noi, e che ci consente di
agire con consapevolezza, fiducia e responsabilità politica. La scuola ha come metaquella di sperimentare in gruppo
un itinerario che sia insieme culturale, politico, spirituale. Nelle ore
pomeridiane, dalle 15 alle 17, prima dell’inizio dei lavori, saranno avviati
dei laboratori: uno di discussione e scrittura dei temi affrontati e uno di
meditazione e preghiera, A chi, avendo frequentato tutte le 30 ore di
lezioni e seminari, ne farà richiesta, verrà rilasciato un attestato di
partecipazione valido per tutti gli usi consentiti dalla legge. Per gli\le
studenti dell’Università del Salento che presenteranno anche un elaborato
scritto, l’attestato indicherà anche il numero di crediti che le singole
Facoltà avranno deciso di riconoscere al percorso formativo offerto dalla
scuola. La scuola è a numero chiuso: 30 posti sono riservati agli\le studenti
dell’Università del Salento, 20 al personale docente o tecnico amministrativo
dello stesso Ateneo Salentino, 20 agli\le studenti dell’Università di Roma Tre,
40 sono i posti per le\gli esterni. L’iscrizione prevede un versamento di
150 euro e comprende la cartella dei lavori e le quote per i pranzi dal
10 al 13 sett. La scuola si impegna a fornire indicazioni su B&B
convenzionati per l’occasione al prezzo speciale di 25-30 euro a notte.
Per gli\le studenti e per il personale dell’Università del Salento la quota di
iscrizione ammonta solo a 30 euro. La comunità delle Benedettine collabora
all’iniziativa offrendo la collaborazione editoriale e l’organizzazione degli
incontri comuni. La presente edizione ha fruito del contributo FIDAPA BPW
Italy-Commissione Nazionale Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità.