Leggo attraverso Google:
Meglio morti che disoccupati?
02/05/2012
Il primo maggio è passato in modo amaro. Le manifestazioni partecipate, e il rito sempre
più usurato del Concertone sono state funestate da un tragico lutto. Una
persona è morta lavorando proprio il Primo Maggio, una tragica novità che non
si ricordava a memoria d’uomo. Il suo nome era Vasile Copil, ed era un
immigrato rumeno che lavorava per una cooperativa romana.
La morte del povero Vasile rammenta però quanto la Festa del Lavoro sia
cambiata drammaticamente nel corso degli ultimi anni. Una volta bisognava
difendere la dignità dei lavoratori, mentre ora un’occupazione inizia ad
apparire come un privilegio. Nell’Europa piagata dalla grande crisi, dove in
molti paesi un terzo dei giovani non svolge alcun tipo di attività, ricevere un
salario sembra il lusso che non è e non dovrebbe essere.
Ricevere una paga in modo regolare, la normalità per poter sopravvivere
in qualsiasi società basata sul lavoro, è un miraggio per così tante persone
che viene scambiata per condizioni inaccettabili.
Diritti sempre
più compressi, oppure regole di sicurezza palesemente ignorate e non contestate
dai lavoratori per il terrore di perdere l’occupazione.Nell’Europa del 2012 il
regresso politico e sociale del lavoro è stato così forte che perfino un povero
operaio di 51 anni può apparire un privilegiato a tanti giovani disoccupati da
tempo ormai immemore.
Nessun commento:
Posta un commento