sabato 27 luglio 2013

La dichiarazione della Bonino

Vi mando in file la dichiarazione fatta in Senato il 24 u.m. dalla ministro Bonino, evidenziando in rosso i passi che ritengo salienti. 
Da inesperta tapina nel campo degli intrecci... della politica, non oso esprimere giudizi personali.
Preferisco accennare a sensazioni che ricavo dai fatti di oggi, che sono avvolti in tutto un clima di diffidenza (spesso motivato) per le persone al potere che ci rappresentano. Nessuno di coloro che condannano Alfano, Letta, la Bonino e Napolitano e di coloro che li difendono in realtà capisce che mancano in modo fondamentale, cittadini interessati al bene comune.
Apprendiamo tutti da mezzi di informazione schierati prima che oculati.
Oserei dire in forma di perorazione: cerchiamo di capire e COOPERIAMO in quel poco che ci è dato fare, ciascuno secondo le proprie competenze. E' questo il primo passo per promuovere il BENE COMUNE (repetita juvant).
Questo caso, in cui la Bonino ha fatto quanto è di sua competenza, ma che è stato oggetto di tante prese di posizione strambe, è uno dei tanti casi in cui inceppa un difficile cammino verso una politica che possa davvero farsi interprete dei bisogni urgenti dell'oggi.
Aggiungo: dilatiamo lo sguardo verso tutti i mali del mondo. Forse l'Italia potrebbe farcela meglio di tanti altri stati. Tutto è globale e locale nello stesso tempo.
Ausilia  
N.B. non so riprodurre i questo blog il documento. Mi spiace

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