lunedì 7 ottobre 2013

Aggiornamenti utili

Da L'Huffington Post [dailybrief@huffingtonpost.com]

Hans Küng, tra i più famosi sacerdoti e teologi cattolici contemporanei – noto soprattutto per le idee progressiste e di rottura rispetto alla tradizione – potrebbe scegliere la strada del suicidio assistito.
Lo studioso svizzero, nato nel 1928, è da tempo affetto dal morbo di Parkinson e nel suo ultimo libro di memorie (pubblicato in lingua tedesca la scorsa settimana) esprime il proprio parere favorevole all’autodeterminazione sul fine vita.
Banksy, "Better out than in". A New York i graffiti dello street artist che si prende gioco di Al Qaeda


Lucia Annunziata: Non infierirò su Silvio Berlusconi. Perché non sono una fascista
Non trarrò piacere dalla condanna di nessuno, e non mi sento nemmeno gratificata dal fatto che un leader politico che ho sempre considerato nemico della nostra democrazia - per i suoi conflitti di interesse e per il modo con cui ha trasformato la politica immettendovi il peso del denaro - abbia fatto questa fine politica in un modo così infamante. La giustizia ha trionfato ma quando un leader politico fa questo tipo di fine non sta bene l'intero paese. E non parlo da moderata.
Carlo Cattaneo: Vittoria di Letta o sconfitta di Renzi?
L'incognita vera che emerge da questo nuovo scenario politico è il destino di Matteo Renzi e della sinistra. Il successo di Letta (o di Alfetta per dirla alla Marco Travaglio) ha scombinato i piani del sindaco di Firenze, il cui unico obiettivo è la sedia più importante di Palazzo Chigi.
Lidia Ravera: Caro Vito Crimi, grazie a te abbiamo capito di non essere razzisti
Qualcuno ha, seppur per una frazione di secondo, goduto dell' insulto rivolto al settantasettenne senatore uscente, non perché ha frodato lo Stato o ha condotto l'Italia sull'orlo del presente baratro, ma perché ha settantasette anni, e, magari, anche qualche problema di salute? Bene. Allora non siamo ancora stati infettati da quel triste sostituto del pensiero, che va sotto il nome di razzismo.
Della Passarelli: Lampedusa: difficile trovare le parole. E assurdo parlare di libri
Vorremmo rendere questo Paese forte e consapevole, accogliente e capace di proporre soluzioni alla tragedia di una umanità disperata che "semplicemente" per vicinanza, sbarca sulle nostre coste per l'urgente desiderio di cambiare la propria vita, per un destino migliore: desiderio legittimo e assolutamente da difendere.
Carlo Rognoni: Deberlusconizzare la Rai? Missione ambiziosa
Starà pure finendo il berlusconismo ma il lavoro della de-berlusconizzazione è lungo, faticoso, e va aiutato. Magari proprio cominciando a pensare come va cambiata la legge Gasparri.

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