domenica 29 luglio 2012

AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESS0


Leggo da Franco Corbo, debitore di questo intervento a Concilium 5/2011 - 

…. Lo stato del benessere, del Welfare (attualmente in grave crisi da ogni parte) ha rappresentato uno sforzo positivo, anche se limitato, di approssimazione alla oikonomia, come un’eco profana dell’utopia sacra della comunità primitiva di Gerusalemme, nella quale nulla era chiamato proprio, tutto era comune e veniva distribuito a ciascuno secondo le sue necessità (At 2,44s.)…. Siamo chiamati perciò a parlare e a realizzare la oikonomia della salvezza, liberandoci dall’attuale concetto di economia del mercato. E da questo punto di vista, sempre più si va chiarendo che il mondo finanziario che ha partorito la crisi mondiale attuale è la negazione assoluta sia della Nuova ed eterna Alleanza sia della Oikonomia della salvezza, sia della Comunione di cui l’eucaristia è l’annuncio profetico.
E’ sempre più chiaro che la finanza ha scaricato su tutti noi i suoi errori e i suoi egoismi. E’ sempre più chiaro che la finanza, prima parla male della politica, poi ci fa governare dai suoi tecnici, poi ci regala la dittatura del suo governare.
Dalla Bibbia noi dobbiamo ricuperare il senso vero della politica, la oikonomia, dobbiamo mettere in grado la politica di governare il mercato, di tassare senza mezzi termini le rendite finanziare dei grandi manipolatori del mercato. Paolo ha cantato liricamente l’estensione cosmica della redenzione in Cristo e il vincolo indissolubile dell’umanità con l’universo: «La creazione infatti stata sottoposta alla caducità — non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta — nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi» (Rm 8,19-22). Tutta la terra geme quando l’essere umano la utilizza per soddisfare il proprio egoismo, quando la degrada mettendo in atto uno sfruttamento miope, o quando alcuni pochi se ne appropriano privandone molti e attentando in tal modo alla «gloriosa libertà dei figli di Dio». Qui sta il problema dell’umanità, oggi. Qui sta la qualità della fede cristiana. Nel frattempo vediamo moltiplicarsi i pellegrinaggi, la religiosità popolare nelle sue varie forme che servono ad alienare i “piccoli” dalla cause vere delle povertà del mondo. Qui sta l’impegno dei cattolici in politica. Parlare di ispirazione cristiana significa passare al vaglio della parola di Dio le scelte che si fanno nel campo politico, sociale, solidale. Dal concetto biblico di oikonomia della salvezza, dunque deve scaturire lo stile del nostro agire sul campo.

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