mercoledì 15 maggio 2013

14 maggio


Quasi una pagina di diario
Di ritratti molteplici e variegati, disgustosi e tempestosi, è sminuzzata, oggi 14 maggio, l’offerta della comunicazione di chi cerca di informarsi.
Potrebbe bastare illustrarne uno qualsiasi per vederlo riprodotto in altre facce dell’unico caleidoscopio.
Ascolto la trasmissione radiofonica in diretta dei lavori del Parlamento nel tardo pomeriggio. La Boldrini sottopone a votazione l’elaborazione di proposte di legge compilate dai gruppi di lavoro e poi riviste dai membri della convenzione. Ciascuna delle proposte viene animosamente rintuzzata da interventi ben articolati da parte degli appartenenti al mov.5stelle. Chiedono che siano evidenziate le modifiche, precedentemente da loro avanzate, per contrastare la chiara impostazione proveniente dai gruppi, interessati a difendere i benefici personali. I movimentisti pretendono che siano rese possibili modifiche atte a rendere tutto trasparente. Subito bloccati! una volta di brutto; ma alle proteste clamorose la Boldrini deve cedere per far finire, almeno, l’esposizione della loro proposta. L’impedimento? Nella fedeltà scrupolosa alle procedure…
Mi invade lo stesso nervosismo degli accaniti utopisti.
Intanto mi balza nella memoria, chissà perché, un rammaricato leit motiv del fondatore dell’Istituto religioso al quale un tempo appartenevo con tutto la slancio della mia gioventù: “non si possono raddrizzare le gambe ai cani”.
Allora mi rifugio nel mio lavoro esegetico sul Vangelo della domenica.
Ahimé! Ritrovo analoghi schemi umani, troppo umani. Ma almeno in questo campo trovo lo spazio per farmi cantare in cuore la preghiera…

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